Fra i modi per accostarsi al pensiero di un filosofo, il familiarizzarsi con il suo stile espressivo e, in particolare, con le sue scelte lessicali e con le sue abitudini di impiego della terminologia corrente costituisce un approccio che, per quanto indiretto, aiuta ad entrare nella dimensione teorica di quell’autore e a comprenderne lo strumentario concettuale. In tal senso, gli studi lessicologici possono svolgere tanto una funzione di servizio alla comunità scientifica – mettendo a disposizione degli studiosi informazioni relative all’idioletto del filosofo e allo specifico valore semantico che un determinato lessema assume nei suoi scritti – quanto una funzione esegetica – potendo rilevare e rivelare sfumature concettuali che restano nascoste a una lettura priva di informazione sull’uso complessivo del lessema da parte dell’autore. La collana ΔHΛΩΜΑ, inaugurata con il volume Le forme del vedere. Studi lessicologici sui verba videndi nel corpus Platonicum, si propone di assolvere tali funzioni.
.
.
L’ipotesi di lavoro da cui muove il presente volume è continua Questo nuovo volume della collana ΔΗΛΩΜΑ si configura come un’ideale continua Fra i termini in uso nel linguaggio ordinario e il continua
Platone e l’esperienza. Sette studi lessicologici
Variazioni sul tema del vedere. Saggi sui verba videndi nella grecità classica
Le forme del vedere. Studi lessicologici sui verba videndi nel corpus Platonicum