Filosofia felicità memoria. Saggio su Platone, Cartesio, Bergson
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La figura del circolo sembra la più idonea ad esprimere la tendenza della cultura umana ad individuare in un passato remoto un evento mitico, il quale operi da modello e criterio di orientamento per l’esistenza presente. Si pensi al mito del Paradiso terrestre. Le possibilità meravigliose di esistenza, che l’uomo ebbe in quel tempo, non sono più nel presente, ma la conoscenza cerca continuamente di aprire per il futuro un cammino di speranza, al termine del quale si vorrebbero recuperate quelle possibilità andate perdute. Il Paradiso terrestre precede la storia, quello celeste è posto al termine di essa. Anche in molta parte della conoscenza filosofica non è assente questa concezione circolare della storia umana. Si pensi alla filosofia di Husserl, nella quale l’idea limite della perfetta coincidenza di aspettativa ed esperienza si pone non soltanto come evento origínario, ma anche come telos della conoscenza, in quanto tematizzazione del mondo della vita. Oppure al Teatro di marionette di Heinrich von Kleist, opera in cui si afferma che la bellezza ed il perfetto equilibrio della spontaneità naturale, spezzati dalla riflessione, saranno recuperati a livello spirituale in Dio, dopo aver attraversato l’intera circonferenza del mondo. Questa l’idea unificante dei saggi che compongono questo libro.