Michel Foucault tecnica e vita. Bio-politica e filosofia del bios
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Come – con quali strumenti metodologici e concettuali – Foucault pensa la nascita della bio-politica? La risposta a questa domanda viene cercata a partire dal rapporto con Georges Canguilhem, la cui storia epistemologica e i cui lavori sul concetto di vita, hanno avuto una influenza indiscutibile sul pensiero di Foucault. Attraverso la ricostruzione della linea bio-epistemologica, che segna il percorso foucaultiano, il nodo biopolitico viene sciolto attraverso un triplice intreccio tra tecnica e vita. Tra la Denkart, la tecnica di pensiero, archeologica e la vita come indicatore epistemologico; tra il concetto di tecnologia politica, come forma di rapporto all’oggetto, e le analisi sul governo dei viventi e sul liberalismo; tra la terapeutica, come tecnica del sé, e il pensiero di una morfogenesi della propria vita. Se la bio-politica è anche il momento in cui “la vita come oggetto politico” è stata “presa alla lettera e capovolta contro il sistema che cominciava a controllarla”, l’interpretazione di questo capovolgimento riguarda prima di tutto le trasformazioni nella conoscenza della vita, la soglia di modernità biologica, e di conseguenza i loro effetti politici.