Platone e l’esperienza. Sette studi lessicologici
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L’ipotesi di lavoro da cui muove il presente volume è l’idea che, nel quadro del percorso di
ascesa conoscitiva disegnato da Platone, il terreno dell’esperienza costituisca una sorta di “terra di
nessuno epistemica”, popolata da pratiche conoscitive – o, meglio, da pratiche di disciplinamento da
parte dell’essere umano del proprio rapporto con il reale – che, seppure non enfatizzate dallo stesso
Platone, risultano essere necessarie alla tenuta della costruzione teorica del suo pensiero.
I saggi qui raccolti vogliono, pertanto, essere un contributo allo scavo di questi aspetti, nascosti
e necessari, dell’epistemologia platonica. A tale scopo lo studio dei termini attraverso cui quelle
pratiche conoscitive sono veicolate è strumento particolarmente efficace. Basanizo, eikazo,
empeiria, stochazomai, tekmairomai, phasma/phantasma/phantasia sono i lessemi qui sottoposti
alla tipologia di analisi caratteristica della collana ΔΗΛΩΜΑ: nel loro collocarsi a diverse distanze
da quella funzione cognitiva positiva che l’esperienza e le pratiche empiriche possono svolgere, sia
pure solo in chiave di preparazione all’autentica attitudine conoscitiva, tali lessemi, pur non
esaurendo, ovviamente, il campo d’indagine delineato dall’ipotesi di lavoro, risultano essere
rappresentativi delle sfaccettature della tematica qui affrontata, premessa di ulteriori futuri studi.
Saggi di Raffaella Antonini, Francesco Aronadio, Erminia Di Iulio, Lorenzo Giovannetti,
Marco Picciafuochi, Giorgia Stocchi.