R-Esistere. Dal pathos della Kultur al paradigma immunitario. Thomas Mann e le tensioni della modernità
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Qual è il ruolo dell’intellettuale in un’epoca in cui il desiderio di una presa diretta sul mondo mette fuori gioco le élite e spiazza i mediatori? Il passaggio dalla civiltà dialogica, nella quale passato e futuro erano in permanente mediazione dialettica, alla civiltà digitale, in cui l’“immediatezza” spezza i ponti col passato e ci lascia orfani di fondate previsioni del futuro, mette in campo la questione centrale del nostro tempo: la democrazia, che per definizione è basata sulla mediazione tra una pluralità di attori e procedure, è compatibile con il dominio della civiltà digitale? Nel momento in cui l’innovazione tecnologica rompe il vecchio recinto statuale, miscelando in modo inquietante tecnologia, capitalismo e autocrazia, quale sarà l’esito finale?
Il tavolo da lavoro di Thomas Mann assurge a paradigma interpretativo di intrecci concettuali e relazionali che hanno segnato la storia europea del Novecento e che si riverberano su un presente percorso da rivolgimenti e innovazioni, che non solo tendono a confutare i valori che hanno tracciato la vicenda politica e culturale del mondo dopo il 1945, ma mettono in discussione, in modo rilevante e inedito, la funzione stessa dell’essere umano in un’era dominata dagli algoritmi.
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Francesco Serra di Cassano (1964), giornalista, saggista, laureato in filosofia politica all’Università di Pisa, per oltre vent’anni ha lavorato nella comunicazione istituzionale e parlamentare. Collabora con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, l’Accademia “Vivarium novum”, il Teatro Patologico di Roma. Autore di 1960 L’anno dei Re a Napoli (Electa, 2010), Tutta colpa di Berlinguer (ilmiolibro.it, 2014), Algoritmo immunitas. Dentro le tensioni della modernità (Vivarium novum, 2021).