Scritti italiani. 1944-2000
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L’ edizione integrale della pubblicistica italiana di Gustaw Herling comprende circa 500 articoli, dal 1954 al 2000, raccolti dalla curatrice nell’archivio Herling presso la Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce” e integrati con ricerche su collezioni di riviste e quotidiani. Gli Scritti italiani, imponenti per quantità, per significato e contenuti, ma anche per l’ampio arco degli organi di stampa cui Herling collaborò e per l’alto profilo intellettuale dell’Autore, attraversano le stagioni più rilevanti della cultura italiana nel secondo Novecento. Dal «Mondo» di Pannunzio a «Tempo presente» di Silone e Chiaromonte, al «Corriere della Sera» di Spadolini e al «Giornale» di Montanelli, fino alla «Stampa» e al «Mattino» negli anni ‘90, il succedersi degli articoli scandisce l’itinerario del giornalista e pubblicista, testimoniando il suo esilio in Italia, divenuta per lui una “seconda patria”. In queste pagine si rivelano principii e valori che connotano tutta l’opera di Herling e la sua “duplice vita di scrittore”: fra letteratura e impegno politico, sempre al servizio della verità, unita alla crociana “religione della libertà”. Lo sguardo dello scrittore, pubblicista culturale e politico, osservatore e interprete acuto della realtà che lo circonda, è calato nei due mondi, quello da cui proviene e quello in cui è approdato: da una parte la Polonia, l’universo totalitario sovietico e i paesi al di là della cortina di ferro, dall’altra l’Italia e la società occidentale. Gli scritti qui raccolti vanno letti nell’unità che li congiunge ai testi letterari: dove lo scrittore e cronachista, dal suo angolo prospettico, rappresenta il quadro dell’epoca in cui ha vissuto. La loro pubblicazione è stata possibile grazie alla pietra miliare del “Meridiano”: Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti edito nel 2019, nel centenario della nascita di Gustaw Herling.
Gustaw Herling (Kielce 1919-Napoli 2000) fra i maggiori scrittori polacchi del Novecento, debuttò alla fine degli anni Trenta come critico letterario. Con lo scoppio della guerra e la duplice invasione nazista e sovietica della Polonia, prese parte alla resistenza. Arrestato dai sovietici nel 1940, fu deportato nel campo di prigionia di Ercevo sul mar Bianco; liberato nel 1942, si unì all’esercito polacco del generale Anders. Combatté nella campagna d’Italia e nella battaglia di Montecassino, e fu decorato con la medaglia “Virtuti militari”. Dal 1945 visse in esilio e dal 1955, dopo aver sposato Lidia Croce, si stabilì a Napoli. Nella Polonia comunista i suoi scritti furono accessibili grazie all’editoria dell’emigrazione e clandestina. Nel maggio 1991 poté tornare in patria. Le sue opere, tradotte in molte lingue, comprendono nell’edizione critica integrale quindici volumi: dal celebre A World Apart, fra le prime testimonianze sui gulag sovietici (1951), ai saggi critici e pubblicistici, ai racconti e il Diario scritto di notte. In italiano sono oggi pubblicate da Mondadori: Un mondo a parte, negli Oscar classici (2017) e la raccolta nel “Meridiano”. A Gustaw Herling e il suo mondo. La Storia, il coraggio civile e la libertà di scrivere, è dedicato il volume di studi, edito da Viella nel 2022.
Magdalena Śniedziewska, polonista e italianista, è ricercatrice nel Dipartimento di Teoria della letteratura presso l’Istituto di Filologia polacca dell’Università di Breslavia. È autrice di libri su Zbigniew Herbert (2013); la pittura olandese nella letteratura polacca dopo il 1918 (2014); Gustaw Herling e la letteratura italiana del Novecento (2019); il filo autobiografico nell’opera di Gustaw Herling (2019). Ha collaborato alla edizione critica delle Opere complete di Herling pubblicata a Cracovia da Wydawnictwo Literackie.