ISBN: 978-88-7088-690-0
Pagine: 1310
Anno: 2022
Volumi: 2

Scritti italiani. 1944-2000

Collana: Fuori collana

60.00

L’ edizione integrale della pubblicistica italiana di Gustaw Herling comprende circa 500 articoli, dal 1954 al 2000, raccolti dalla curatrice nell’archivio Herling presso la Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce” e integrati con ricerche su collezioni di riviste e quotidiani. Gli Scritti italiani, imponenti per quantità, per significato e contenuti, ma anche per l’ampio arco degli organi di stampa cui Herling collaborò e per l’alto profilo intellettuale dell’Autore, attraversano le stagioni più rilevanti della cultura italiana nel secondo Novecento. Dal «Mondo» di Pannunzio a «Tempo presente» di Silone e Chiaromonte, al «Corriere della Sera» di Spadolini e al «Giornale» di Montanelli, fino alla «Stampa» e al «Mattino» negli anni ‘90,  il succedersi degli articoli scandisce l’itinerario del  giornalista e pubblicista, testimoniando il  suo esilio in Italia, divenuta per lui una “seconda patria”. In queste pagine si rivelano principii e valori che connotano tutta l’opera di Herling e la sua “duplice vita di scrittore”: fra letteratura e impegno politico, sempre al servizio della verità, unita alla crociana “religione della libertà”. Lo sguardo dello scrittore, pubblicista culturale e politico,  osservatore e interprete acuto della realtà che lo circonda, è calato nei due mondi, quello da cui proviene e quello in cui è approdato: da una parte la Polonia, l’universo totalitario sovietico e i paesi al di là della cortina di ferro, dall’altra l’Italia e la società occidentale. Gli scritti qui raccolti vanno letti nell’unità che li congiunge ai testi letterari: dove lo scrittore e cronachista, dal suo angolo prospettico, rappresenta il quadro dell’epoca in cui ha vissuto. La loro pubblicazione è stata possibile grazie alla pietra miliare del “Meridiano”: Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti edito nel 2019, nel centenario della nascita di Gustaw Herling.

 

Gustaw Herling (Kielce 1919-Napoli 2000) fra i maggiori scrittori polacchi del Novecento, debuttò alla fine degli anni Trenta come critico letterario. Con lo scoppio della guerra e la duplice invasione nazista e sovietica della Polonia, prese parte alla resistenza. Arrestato dai sovietici nel 1940, fu deportato nel campo di prigionia di Ercevo sul mar Bianco; liberato nel 1942, si unì all’esercito polacco del generale Anders. Combatté nella campagna d’Italia e nella battaglia di Montecassino, e fu decorato con la medaglia “Virtuti militari”. Dal 1945 visse in esilio e dal 1955, dopo aver sposato Lidia Croce, si stabilì a Napoli. Nella Polonia comunista i suoi scritti furono accessibili grazie all’editoria dell’emigrazione e clandestina. Nel maggio 1991 poté tornare in patria. Le sue opere, tradotte in molte lingue, comprendono nell’edizione critica integrale quindici volumi: dal celebre A World Apart, fra le prime testimonianze sui gulag sovietici (1951), ai saggi critici e pubblicistici, ai racconti e il Diario scritto di notte. In italiano sono oggi pubblicate da Mondadori: Un mondo a parte, negli Oscar classici (2017) e la raccolta nel “Meridiano”. A Gustaw Herling e il suo mondo. La Storia, il coraggio civile e la libertà di scrivere, è dedicato il volume di studi, edito da Viella nel 2022.

 

Magdalena Śniedziewska, polonista e italianista, è ricercatrice nel Dipartimento di Teoria della letteratura presso l’Istituto di Filologia polacca dell’Università di Breslavia. È autrice di libri su  Zbigniew Herbert (2013); la pittura olandese nella letteratura polacca dopo il 1918 (2014); Gustaw Herling e la letteratura italiana del Novecento (2019); il filo autobiografico nell’opera di Gustaw Herling (2019). Ha collaborato alla edizione critica delle Opere complete di Herling pubblicata a Cracovia da Wydawnictwo Literackie.

 

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